Nadia Hiro

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    Dati Anagrafici

    Nome: Nadia
    Cognome: Hiro
    Soprannome: 2-Gamma
    Età: quasi 14 (apparenti), 16 (reali)
    Sesso: Femmina
    Altezza: 140 cm
    Peso: 53 kg
    Allineamento: Neutrale Caotica
    Orientamento Sessuale: Omosessuale, solo mooolto raramente si concede ad un maschio.

    .:Aspetto Fisico:.

    Alta 1,50m per 53kg, Nadia ha un corpo minuto, fermo a quando aveva quasi 14 anni. Nonostante ciò è ben allenato, nonchè molto agile. Ha la pelle di una tonalità particolare, leggermente scura come se fosse un poco abbronzata, e su cui risaltano delle linee più scure. I suoi capelli sono corti e di un biondo molto chiaro, a causa del molto tempo passato al chiuso nella G.H. sin dalla tenera età. A seconda dei riflessi della luce possono apparire bianchi e molto lucenti. Ha un volto infantile, su cui fanno da protagonisti una bocca piccola, con labbra morbide, e due occhi di un bellissimo marrone chiaro. Parte del suo corpo è anche la sua "coda", propagine metallica lunga 60 cm che si dipana dalla sua colonna vertebrale, un poco in evidenza fuori dalla pelle della schiena. Il metallo che compone spina dorsale e coda è scuro, con qualche tonalità più chiara. Può muovere la coda a piacimento, e anche allungarla grazie ai giunti carichi della sua stessa energia. All' occorrenza può celarla: rimarrà sempre di metallo, ma l' aspetto sarà simile a quello di una coda da demonietta.
    Il suo abbigliamento è caratterizzato da vestiti solitamente di colore scuro, che si abbinano alla tonalità della sua pelle. Spesso sono abiti normali, ma alle volte indossa anche vestitini più succinti, che tendono a lasciare scoperta la schiena. Non si vergogna di mostrare la sua spina dorsale; seppur particolare è parte di lei e come tale ne è orgogliosa. Indossa scarpe semplici, spesso scure, e lunghe calze chiare, accomunate ai capelli. Per finire, indossa praticamente sempre una specie di cerchietto, con quelle che sembrano due piccole alucce di pelliccia nera, assieme a dei "bracciali" in metallo poco sopra il gomito, in tono con la sua coda, e guanti e polsini in pelle e pelliccia nera.

    .:Profilo Psicologico:.

    Da quando è uscita dalla Green House e ha conosciuto Lucas, Nadia sta pian piano diventando maggiormente aperta verso gli altri. Tuttavia può capitare che si senta spaesata e sola, in un' ambiente a lei in fin dei conti estraneo. Quando ha a che fare con gli altri è spesso diffidente e tende un poco ad isolarsi, poichè ha come la sensazione di non riuscire a fare amicizia con gli altri. A contribuire a questo aspetto vi è la sua mente, sviluppata alla G.H. per essere adatta alla battaglia, ma non alla vita di tutti i giorni. Cerca per questo di fare del suo meglio, per migliorarsi pian piano e riuscire ad andare avanti in ciò che per lei è qualcosa di nuovo. Quando si trova in situazioni difficili o è in pericolo, spesso e volentieri si affida ad Echo per farsi aiutare da lei, però capita pure che non si faccia scrupoli nell' usare i suoi poteri. Dipende tutto da chi ha di fronte. Resta comunque molto legata alla dragonessa, unico legame rimastole dai tempi della Green House, e capita spesso di vederle dormire assieme la notte, cercando di sostenersi a vicenda.

    .:Background:.

    In principio vi era la Green House. Come nacque? Nessuno lo sa. Chi vi fosse al suo interno? Apparentemente nessuno. Quale fosse il suo scopo? Un mistero. Ciò non significa però che quello fosse un casolare fantasma; anzi,era fin troppo movimentato. Semplicemente non vi era pressoché nessuno, a parte una manciata di individui, che fosse abbastanza importante da poter conoscere i segreti celati dietro quella logora facciata.
    La Green House dava lavoro ad un totale di circa 250 impiegati, tra interni ed esterni. Erano tutti accomunati da un nome: si erano infatti autonominati “Farmers”, tuttavia erano quanto di più lontano vi potesse essere da degli agricoltori. Nella Green House però non vi erano solo loro; se pensate, dal loro nome, che vi fossero delle piante, siete fuori strada. No, i Farmers si ritenevano, bene o male, degli scienziati. E quelli che venivano coltivati erano esseri umani! Vi erano 150 persone oltre a loro, all’ interno della G.H., più un numero imprecisato di animali e di creature più o meno strane. Erano tutti/e cavie, dalla prima all’ ultima; esseri sacrificabili pur di giungere al loro fine ultimo: realizzare delle perfette armi biologiche. Questo era infatti il compito affidato loro dalle alte sfere del governo. Vi si dedicarono strenuamente, a scapito della vita di decine e decine di bambine. Le rapivano in tenerissima età, praticamente neonate, da ogni parte del mondo, trasformando la loro vita in un susseguirsi interminabile di esperimenti volti a risvegliare in loro capacità tali da renderle delle “armi” viventi. D’ altronde, chi avrebbe mai potuto sospettare che una tenera e innocente bambina potesse celare un potenziale bellico pari a quello di un’ intero plotone militare? Sarebbero stare delle perfette infiltrate in territorio nemico.
    Ed ecco quindi intere stanze adibite a laboratori, palestre, dormitori e sale di prova. Tutto l’ occorrente per l’ addestramento. “Bagni” di gravitoni concentrati, per maggiore resistenza alla gravità e sviluppare una certa libertà di movimento. Shunt neurali per collegarle ai server della House e scaricare informazioni nelle loro menti, istruendole solo in ciò che serviva ai loro scopi. Iniezioni per la resistenza ai veleni e ai vari sieri; nonché varie attività per sviluppare le loro capacità fisiche. Eovviamente non poteva mancare ogni sorta di tentativo per risvegliare in loro poteri particolari, sia che si trattasse di fonderle con parti organiche di altre razze, sia che avvenisse in maniera “naturale”. In molte morirono durante questi trattamenti, eppure per i Farmers era indifferente: si trattava di cavie, nulla più. Se una moriva, non dovevano fare altro che procurarsene un’ altra, che fosse per vie legali o meno. Tanto ci avrebbe pensato il governo a coprire qualsiasi misfatto li potesse riguardare.
    Nel corso degli anni, per quelle bambine era come stare in un’ ambiente del tutto normale. In fondo era come se vi fossero nate, ed erano abituate a quella vita. Gioivano delle prove superate, così come si facevano forza tra loro nei momenti di difficoltà. Alla fin fine, in un modo o nell’ altro riuscivano ad ottenere i risultati voluti dai Farmers e la loro vita continuava “serenamente”. Tuttavia vi era anche un lato più nascosto della Green House. Se vi erano bambine che riuscivano ad ottenere risultati, è logico pensare che ve ne fossero altre che invece fallivano, non riuscendo a sviluppare poteri o capacità particolari. E quando questo accadeva, venivano portate in un’ ala a parte della G.H., dove la vita era tutt’ altro che piacevole. Giunte a quel punto infatti, venivano sfruttate quanto più possibile pur di riuscire ottenere dei risultati dai loro corpi, sottoponendole a molti più esperimenti di quanti potessero fisicamente sopportarne. La stragrande maggioranza di loro moriva, e solo poche riuscivano a tornare dalle loro compagne. Sarebbe bello poter dire che per quelle che se ne andavano lo facevano senza soffrire, ma purtroppo non era così. Quelle stanze erano costantemente attraversate da grida di dolore e da pianti soffocati, da parte di bambine troppo incoscienti e indifese per affrontare gli esperimenti che i Farmers facevano su di loro. E per via della loro istruzione culturale “selettiva”, non riuscivano nemmeno a comprendere le sensazioni che provavano in quei momenti di terrore.
    Ed è proprio qui che troviamo Nadia, o meglio il “Soggetto 2-Gamma”; questo era il suo nome: nient’ altro che un numero e una lettera greca, e lo stesso valeva per tutte le altre bambine e gli animali rinchiusi nella Green House. Vi giunse dopo essere stata sottratta dalla nursery di un ospedale, nel Est degli States. Giunta alla G.H., venne affidata alle cure dei membri dello staff che si occupavano delle neonate. Era sin da subito evidente però il loro “distacco”. Sebbene dovessero badare a loro e accompagnarle nella crescita per gli anni futuri, le guardavano allo stesso modo con cui si potrebbe guardare un animale domestico. Mancava quella sensazione di maternità e di istinto di protezione tipico di chi ha a che fare con dei neonati. Il gruppo in cui fu inserita contava altre nove bambine, che negli anni successivi furono per lei quanto di più vicino vi potesse essere a delle sorelle. Erano unite e inconsciamente si volevano bene, sebbene nessuno avesse mai insegnato loro cosa significasse voler bene a qualcuno, avere una famiglia, o anche semplicemente cosa fosse un sentimento d’ affetto.
    Ebbe una vita relativamente normale, sebbene non potesse mai uscire dalla G.H.; e quando vi si muoveva all’ interno aveva continuamente un’ aria di indifferenza. Quel luogo non le faceva né caldo né freddo, e non si sentiva rinchiusa… anche perché non sapeva nemmeno che vi fosse un “fuori”. La lasciarono in pace per i suoi primi 10 anni, momento in cui iniziò il vero e proprio addestramento, e con esso gli esperimenti. Per i successivi due anni fu molto dura andare avanti. Le prove erano sempre più difficili ed estenuanti, e a parte quelle teoriche e culturali, nelle prove fisiche non riusciva mai ad eccellere, a differenza delle sue compagne che invece grazie al tempo passato nelle camere per il bagno di gravitoni erano riuscite ad ottenere una notevole mobilità e agilità. Qualcuna di loro aveva persino iniziano a manifestare qualche segno di capacità particolari, come spostare una palla a distanza o accendere una candela solo con la volontà. Erano piccole cose, ma era proprio su quell’ entusiasmo nel voler migliorare in quei piccoli successi che i Farmers puntavano, dimostrandosi gentili con le ragazze anche più del solito. Giunta a tredici anni, 2-Gamma non aveva invece ancora mostrato nulla di tutto ciò. Ed essendo i tredici anni il tempo limite nella Green House per lo sviluppo delle cavie, venne condotta nell’ Ala Secondaria. Già il suo ingresso in essa non fu dei migliori: non appena vi mise piede infatti, si vide venire incontro lungo il corridoio una barella con sopra un corpo minuto, coperto da un lenzuolo. Non le occorreva certo un insegnamento da “mondo esterno” per capire come mai quella ragazza venisse trasportata a quel modo. A questo episodio ne seguirono altri, nell’ arco dei sei mesi che lei passò nell’ Ala Secondaria. I rari momenti di tranquillità li aveva quando la lasciavano libera di recarsi nella sezione dell’ Ala Secondaria dedicata agli animali. O meglio, erano più di animali: ovunque vi erano gabbie, gabbiette e recinti al chiuso, con dentro cuccioli delle più svariate specie. Tra le tante, si affezionò ad un cucciolo di drago: una femmina, dalle scaglie nere e lucide come il metallo, eppure ancora “morbide” al tatto, per via della giovane età. Nel contempo gli esperimenti continuarono, e lei resistette come potè. Sino alla fine si fece forza, ma i tanto attesi risultati non giunsero mai. Fu per questo che i Farmers decisero di ricorrere ad un metodo drastico: ricorrere a degli impianti artificiali, per cercare di correggere le sue mancanze. Di solito si trattava di ricorrere a degli innesti che andassero a sostituire gli arti, però nel suo caso era necessario qualcosa di più. Sembrava infatti che lei non riuscisse ad ottenere alcun beneficio dai bagni di gravitoni, di conseguenza idearono un nuovo impianto affinché sopperisse a quel problema rendendo il suo corpo maggiormente compatibile con quelle particelle. L’ operazione per un simile impianto però non era per nulla semplice, e avendolo udito più volte dai Farmer che la seguivano, 2-Gamma si preoccupò sempre più di finire come la ragazzina che aveva visto al suo ingresso nell’ Ala Secondaria: morta. Mentre la sua agitazione aumentava, però, l’ impazienza dei Farmers sempre più. Alla fine venne il giorno dell’ operazione, e dovettero letteralmente trascinarla di peso nella sala operatoria, tanto era la sua paura: si trattava di qualcosa di molto delicato, poiché dovevano sostituire l’ intera colonna vertebrale, affinché andasse a stimolare i nervi e i muscoli di tutto il corpo. Tutto procedette senza grossi problemi. L’ anestetico fece il suo dovere, così come i chirurghi. Però al momento dell’ impianto della nuova spina dorsale, l’ elettrocardiogramma che la monitorava ebbe un sobbalzo, segno di una forte aritmia. Sembrava esserci stato un qualche rigetto da parte del corpo ospite, che non accettava il nuovo impianto meccanico. Tentarono di arrestare la crisi, ma non vi fu nulla da fare. Nel giro di 40 secondi, il suo cuore si fermò. E in quel preciso istante accaddero due cose: il cucciolo di drago dall’ altra parte dell’ Ala Secondaria sparì da dentro la sua gabbia…e la sala operatoria collassò su se stessa. Nessuno si salvò dall’ implosione, e il sangue dei medici grondava da tutte le parti, in mezzo alle macerie dei muri e del soffitto crollati. Quando finalmente riuscirono a sgomberare la stanza dai rottami, videro che 2-Gamma era nell’ unico punto che non era stato colpito dalle macerie, e accanto a lei vi era, sdraiato il cucciolo di drago. Quando però tentarono di avvicinarsi, quest’ ultimo scomparve letteralmente. Era come se si fosse volatilizzato. Tuttavia non era quella la cosa più eclatante: 2-Gamma era viva. Sembrava addormentata, e respirava sommessamente. Unica nota strana era la sua schiena: una spina dorsale metallica, di colore scuro, attraversava tutta la schiena, sporgendo solo di pochi centimetri fuori dalla pelle e terminando in una rudimentale coda metallica di 60 cm dall’ estremità triangolare, che 2-Gamma sembrava muovere lentamente nel sonno. Era a tutti gli effetti una parte del suo corpo, e gli studi che fecero in seguito mostrarono che la ragazza poteva muoverla a suo piacimento, tramite le giunture intrise di energia, che permettevano addirittura di allungarla sino quasi a un metro e mezzo.
    Venne tenuta a lungo rinchiusa in quarantena, per evitare che si ripetesse quanto accaduto durante l’ operazione. Sembrava infatti che l’ impianto, seppur diverso da quello previsto inizialmente, avesse funzionato anche troppo, rendendola capace di controllare i gravitoni stessi. Per non parlare di quel cucciolo fastidioso, a cui lei diede nome Echo, che sembrava crescere a vista d’ occhio e comparire quando meno lo si aspettava. Nel giro di un’ anno notarono che il suo corpo era letteralmente fermo. La sua crescita fisica era bloccata a poco meno di 14 anni. Fortunatamente però, il suo cervello poteva apprendere senza problemi. E dopo alcuni mesi, venne il momento per lei di apprendere davvero.
    Avvenne velocemente, nel pieno della notte. Apparentemente una retata, ma era ben più di questo: un’ intero reparto dei servizi segreti giapponesi si infiltrò nella Green House e, dopo aver fatto piazza pulita, liberarono tutte le “cavie”, compresa 2-Gamma. Lei, assieme alle altre, vennero affidate ad un centro di riabilitazione, dove venne insegnato loro tutto quanto era possibile sul mondo esterno, per coprire quelle mancanze nel loro apprendimento tramite shunt neurale con i server della House. Molte delle bambine pian piano vennero adottate, ma 2-Gamma rimase tra le poche senza una famiglia. Questo fino a che non arrivò una lettera destinata a lei. Il mittente era un certo Lucas Hiro, delle forze dell’ ordine Giapponesi, che venuto a sapere di lei e della sua difficile situazione aveva decido di adottarla. Le spedì tutto ciò che potesse servirle, ed il giorno del suo compleanno le inviò una lettera con cui le diede anche un nome: Nadia Hiro.
    Rimase nel centro di riabilitazione per circa un anno, restando in contatto con Lucas tramite chiamate e lettere. Riuscì addirittura ad incontrarlo, durante l’ estate, e passò tutto il mese assieme a lui. Poteva dire di avere anche lei finalmente una famiglia. Tuttavia non andò in Giappone assieme a lui. Decise di restare in America, per poter rintracciare e distruggere tutti i laboratori restanti, usando quegli stessi poteri che i Farmers avevano contribuito a darle. La Green House era una, ma sicuramente ve ne erano molti altri…
    Dati di Combattimento

    Strada: Loto Nero
    Razza: Dark Rider
    Elemento: Quantum
    Esperienza: 0
    Livello: 1
    Energia: Newbie
    Soul Points: 60
    Potere Speciale:

    Singularity

    Descrizione Potere: (Non Combattente) Mentre era segregata nell' Ala Secondaria della Green House, nella speranza di riuscire a sviluppare su di lei gli effetti dei bagni di Gravitoni, i Farmers le hanno impiantato una nuova spina dorsale, che però si è andata a modificare a seguito della sua morte e rinascita come Dark Rider, durante l' operazione. Ciò ne ha amplificato notevolmente gli effetti, consentendole non solo di avere un' elevata compatibilità con i Gravitoni, ma addirittura di controllarli. Questo le consente di generare delle micro singolarità, in pratica dei piccolissimi buchi neri che può usare per ancorare tra loro le braccia o le gambe di una persona, oppure "fissando" direttamente quella persona ad una superficie (che sia solida come un muro o deformabile come un letto), lasciandole carta bianca su cosa fare su di lei. Seppur con un notevole sforzo, può anche privare della gravità una determinata area, usando i Gravitoni in modo tale che vadano a contrastare ed annullare l' attrazione terrestre e concedendo così dei bei momenti in assenza di gravità e di peso.

    .:Abilità Fisiche:.

    Gigas 1: Equivale alla forza di un umano forte, in grado di sollevare sforzandosi pesi mediamente elevati oppure danneggiare superfici non troppo solide o resistenti. Equivale ad una capacità di sollevamento di circa 100 kg sotto sforzo. Non esercita una forza sufficiente per tagliare le ossa con armi da taglio medie. Con questo livello di forza potrete utilizzare armi da fuoco fino alle piccole e medie con entrambe le mani e armi da taglio fino alle medie anche con una sola mano). Il rinculo viene assorbito solo per le armi leggere. Lanciando armi bianche sarà possibile scagliarle fino a 30 metri alla velocità di 30 metri al secondo gli oggetti piccoli e fino a 15 metri alla velocità di 20 metri al secondo gli oggetti medi.
    Mach 1: E' la velocità di spostamento del personaggio, in corsa la velocità costante è di 5 metri al secondo, se tuttavia si scatta fino ad un punto è possibile coprire uno spazio limite di 3 metri in mezzo secondo, per poi aspettare un ulteriore mezzo secondo prima di poter scattare di nuovo. Non è possibile scattare mentre si corre, ma è possibile correre dopo uno scatto. Questi valori sono dimezzati se un combattente si sposta all'indietro o di lato.
    Shell 1: Rappresenta la resistenza fisica del personaggio, in questo livello il corpo è pari a quello di un normale essere umano, la pelle è debole, la carne non è resistente, le ossa sono fragili e gli organi sono delicati. Danni corrosivi, incendiari, esplosivi e paralizzati sono molto efficaci. In questo livello, se si subisce una ferita di lieve entità o superiore, non sarà possibile rigenerare energia.
    Jumper 1: Rappresenta il limite massimo di salto del proprio personaggio e il tetto massimo di volo in caso di ali (eccetto variazioni del potere), in questo livello il corpo è in grado di saltare per un massimo di 1 metro arrivando a questa altezza in mezzo secondo, mentre in lungo è possibile saltare per un massimo di 3 metri. Non è possibile scattare mentre si salta, ma è possibile saltare dopo uno scatto.
    Sense 1: Con questo livello dei sensi, il proprio personaggio ha una percezione perfetta nelle immediate vicinanze, mediocre nei primi 5 metri e scarsa nei seguenti 10. Alle spalle i sensi calano ulteriormente rendendolo una facile preda, il buio o l'offuscamento della vista fa ulteriormente calare la propria percezione.
    Strike 1: Con questo livello di capacità di reazione sarete alla stregua di un essere umano, concentrarsi e non fare altro durante un attacco favorisce la sua velocità di azione e la sua efficacia a livello di precisione e di efficienza, ostacolarlo con ulteriori azioni o incatenare più mosse contemporaneamente compromette invece la propria capacità.
    Vision 1: Questa abilità permette di scandire meglio gli istanti del combattimento per poter elaborare strategie ed incatenare mosse. In questo livello sarete alla pari degli umani, incapaci di scandire perfettamente gli istanti di battaglia, privi di buona reazione dei sensi e incapaci di effettuare attacchi o schivate millimetriche.
    Energy 1: Questa abilità consente al proprio corpo di immagazzinare una scarsa quantità di energia massima. Le unità sono pari a 30, si esauriscono velocemente e il corpo si stanca facilmente specialmente se si sfruttano tecniche continue o impegnative.
    Charge 1: Questa abilità consente di recuperare energia durante la battaglia. Normalmente durante il turno di battaglia sarà possibile ripristinare 1 unità di energia. Restando a riposo invece è possibile ripristinare 3 unità in un turno ma è necessaria l'immobilità e il rilassamento mentale quindi niente concentrazione in atto. Durante il concentramento è possibile rigenerare una quantità di energia base anche durante il mantenimento di tecniche.

    .:Tecniche Personali:.
    //



    .:Tecniche legate al Loto:.
    //



    Armi: //


    Poteri Extra: //

    Equipaggiamenti: //

    Stile di Combattimento: //

    Anime Fiere: //

    Combattimenti: //

    Missioni e Operazioni Svolte:

    Dati Personali

    Soldi: 500
    Karma: 0
    Nazione di appartenenza: New Vegas - America
    Abitazione: //
    Mestiere: //
    Taglia: 0
    Organizzazione: //
    Role Svolte: //
    Inventario: -Bicicletta
    -Occhiali da sole
    -Cellulare

    .:Cronologia:.
    //


    Jywh0df
    Echo
    Nome: Echo
    Cognome: //
    Età: 5
    Razza: Dark Rider - Drago
    Descrizione fisica: [+] [+] Echo si presenta come una grande dragonessa, alta circa 2m quando è a quattro zampe e quasi 4m quando è su due. Lunga in totale 5m, contando anche la possente coda, presenta un corpo forte e ricoperto da dure scaglie lisce e lucenti, simili a gocce di metallo fuso. Ha artigli lunghi e incredibilmente affilati, può sputare fuoco dalla bocca ed inoltre ha due paia di ali. Le prime sono grandi e forti, partono all' altezza delle scapole e consentono un volo facile e leggero. Il secondo paio in realtà sono più una miniatura delle prime due ali, e sono rigide, posizionate dietro la sua testa come se fossero due corna. Questa tuttavia non è la sua unica forma. Può infatti trasformarsi a piacimento in una giovane fanciulla dai capelli lunghi e neri, due orecchie un poco allungate e gli occhi di una leggera tonalità rossastra. In questa forma ha anche dei "rimasugli" della sua natura dragonica, in quanto resta la coda ed un paio di corna che puntano tra i capelli. Quando è in questa forma, anche su di lei hanno effetto le pillole.
    Descrizione psicologica: Dalla mentalità relativamente semplice, è solitamente calma e pacifica. Per quanto inaspettato, è molto intelligente, e può comunicare mentalmente con Nadia sia quando è nella sua forma originale, sia quando assume forma umana, sebbene in quest' ultimo caso possa tranquillamente esprimersi a parole. Di per sè è molto vivace, le piace stare all' aria aperta e ama la compagnia di Nadia. Guai però ad avvicinarsi alla sua padrona senza prima essersi fatti riconoscere...
    Background: Unico legame rimasto tra Nadia e la Green House, Echo era un cucciolo di drago che la bambina trovo nell' Ala Secondaria della G.H.. Catturata anche lei quando era molto piccola, venne sottoposta a molti esperimenti, sebbene per fortuna la sua natura, all' epoca molto ribelle, le abbiano risparmiato una vicinanza prolungata dei Farmers, intimoriti da lei, salvandosi così da un numero ancora maggiore di esperimenti. Quando Nadia morì in sala operatoria, divenne parte di lei nella sua "rinascita" e da allora la segue fedelmente ovunque, che si tratti di portarla in groppa con sè, proteggerla restando nell' ombra o anche concedersi a lei qualora Nadia ne senta la necessità.

    Ho un drago con me e non ho paura di usarlo...





    Edited by Palk - 16/5/2014, 14:51
     
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    Prove di aggiornamento grafico della scheda, sulle basi di quella di Kagetane Hiruko.


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    Dati Anagrafici

    Nome: Nadia
    Cognome: Hiro
    Soprannome: 2-Gamma
    Età: quasi 14 (apparenti), 16 (reali)

    .:Aspetto Fisico:.

    Alto 1,90m per 75kg, Kagetane ha un corpo slanciato, agile e resistente. Ha una carnagione molto chiara e capelli di un biondo leggermente scuro, spesso tirati all’ indietro. Non ha muscoli pronunciati né altro che possa lasciar intendere le sue abilità combattive. Caratteristica principale che lo contraddistingue è la maschera, che tiene perennemente a copertura del viso e attraverso la quale si possono solo scorgere gli occhi, di colore molto chiaro. Solo poche persone possono dire di averne visto il volto, assai normale e tutt' altro che particolare. Non la toglie quasi mai, cercando di non lasciar trasparire all’esterno le sue emozioni, sebbene siano spesso espresse dalla sua voce. Parla infatti in modo molto gioviale, quasi scherzoso a volte, il che getta non pochi dubbi su come ragioni realmente. Tuttavia non bisogna lasciarsi ingannare da questo, poiché può passare da un momento all’ altro a toni molto più seri, a dimostrazione di quanto possa fare essere serio e pericoloso in determinate situazioni. Per il suo abbigliamento predilige abiti eleganti, spesso e volentieri molto eccentrici. Ad esempio tende ad indossare cose come il cappello a cilindro, papillon, cravatte, camicie bianche e giacche lunghe, di colore scuro o bordeaux (bordò), simili al classico frac da cameriere seppur più eleganti di quest’ ultimo, con un taglio più originale e slanciato.

    .:Profilo Psicologico:.

    Aperto e solidale, Kagetane riesce a parlare e relazionarsi con gli altri facilmente. Non che interagisca spesso con altre persone, però quando succede non si fa grossi problemi a parlare ed esprimere ciò che pensa. Sa essere molto diretto e questo alle volte è avvantaggiato dal fatto che tanto quelli con cui parla un attimo prima, poco dopo potrebbero non esserci più. Essendo stato addestrato al combattimento ed avendo lavorato per anni come soldato, non si fa scrupoli a ricorrere ad azioni violente qualora necessario. Ha i suoi obiettivi, e sarebbe pronto a tutto pur di portarli a termine. Freddo e calcolatore, se raggiungerli dovesse implicare l’ uccisione di qualcuno non sarebbe in alcun modo un problema. Egli infatti, dopo aver perso tutto, ha iniziato a vedere il mondo come un luogo dove albergano la corruzione e la sofferenza; dove tutti, sia grandi che piccoli, passano la loro vita soffrendo. Un luogo che non merita alcuna fiducia...anzi che non merita nulla, se non giusto di scomparire. Allo stesso modo vede coloro che lo abitano: persone malvagie, corrotte o che verranno corrotte col tempo. La loro unica salvezza, per Hiruko, risiede nella pace eterna ottenuta con la morte. Che si tratti di un avversario potente o del più debole degli individui, per lui non farebbe alcuna differenza. Uomo, donna o bambino, si tratta unicamente di persone a cui concedere il riposo eterno, come un semplice e caritatevole atto. Certo, questo implicherebbe essere malvagi e violenti a sua volta. Ma in un Mondo dove la violenza è l'unica strada percorribile per andare avanti, piuttosto che assecondarlo lo distruggerebbe, quel Mondo, restando l'unico a soffrirne e dando allo stesso tempo a tutti gli altri la "pace".
    Bisogna però specificare una cosa: non è tipo da fare stragi per le strade indiscriminatamente. Si limita ad eliminare qualora siano sulla sua strada, ma altrimenti riesce senza problemi a vivere assieme agli altri, condividendo le loro emozioni o le loro idee, qualora esse siano affini alle sue. TantIn fin dei conti, finchè tutto continuerà ad essere corrotto, verrà anche per loro il momento della chiamata all'altro mondo...

    .:Background:.

    Pensate a un ideale… Pensate a un obiettivo… I più nobili che vi siano… E ora immaginate che vi vengano strappati via. Con l’ inganno e la menzogna, con la forza e l’ arroganza, da un mondo che si disinteressa totalmente di voi. Immaginate di veder svanire tutto ciò in cui credevate e per il quale avevate interamente sacrificavo voi stessi. Alla fine rimarreste soli, immersi nell’ oscurità, prigionieri di una gabbia costruita con le vostre stesse mani nella speranza di lasciare ogni cosa all’ esterno, lontano da voi. Arrivate a questo e forse potrete capire ciò che prova costui.
    Hiruko nacque in un tranquillo paesino di provincia, dedito all’ agricoltura e all’ allevamento. Era un bambino semplice, come tanti; non chiedeva nulla al mondo più di quanto già non avesse. Una gioventù serena, una famiglia affettuosa, amici sinceri, praticamente tutto quello di cui poteva aver bisogno nella serenità del suo villaggio. Non sapeva quasi nulla del mondo al di fuori di quelle poche case a parte le notizie giungevano di tanto in tanto, spesso e volentieri in notevole ritardo rispetto agli avvenimenti a cui erano legate. Vi prestava ascolto quasi con sufficienza, d’ altronde era giovane e ignorava la loro effettiva importanza. Col tempo iniziarono i primi lavoretti per aiutare la famiglia, che si trattasse di dare una mano nei campi o di guadagnare qualche soldo extra aiutando i vicini con i loro animali. Pian piano iniziò a comprendere meglio l’ importanza delle cose, dalla più piccola alla più grande. Da una semplice goccia d’ acqua che cadeva dal cielo alle immense distese coltivate, in piena crescita e pronte per la raccolta. E da questa consapevolezza giunsero anche le prime preoccupazioni. Si rese conto delle difficoltà sempre maggiori che il villaggio iniziava ad avere: i suoi abitanti per la maggior parte erano di età abbastanza avanzata e lavorare la terra diventava sempre più difficile. Ma niente lavoro avrebbe implicato il non aver più nulla da coltivare, e di conseguenza più nulla da mangiare. Cercò di darsi da fare, lavorando quanto più poteva sebbene avesse a malapena quindici anni. Alle volte arrivava sino a tardi con gli attrezzi ancora in mano, affaccendandosi nel tentativo di terminare velocemente e passare ad altro. Nemmeno lui sapeva come facesse ad andare avanti così a lungo. Aveva sempre considerato la sua resistenza una cosa normale, in fondo non si limitava ad altro se non muoversi, lavorare e respirare. E fu proprio così che scoprì la sua diversità: inizialmente lo attribuì alla semplice aria pulita della zona, ma pian piano notò una cosa importante, ossia che anche solo respirando il suo corpo ne veniva otteneva immediatamente beneficio. Era come se l’ aria lo nutrisse, dandogli la forza per continuare lì dove altri non riuscivano ad averla.
    Iniziò a trascurare qualche lavoretto secondario per investigare su quelle nuove sensazioni che sentiva, e quella che inizialmente era una semplice curiosità divenne ben presto una passione. Era affascinato da ciò che percepiva: il calore, l’ umidità, il movimento delle masse d’ aria… sentiva e vedeva ogni cosa come fossero parte di lui. Allungando le mani innanzi a sé avrebbe potuto identificare con esattezza i limiti di una folata di vento che vi passava sopra, la superficie entro cui rimaneva, nonché il suo moto, la sua densità e la sua esatta intensità. Col passare del tempo capì come interagire con l’ aria attorno a sé, imparando ad ascoltarla e ad assecondarla; le correnti d’ aria si concedevano a lui come delle amanti, il vento seguiva i suoi movimenti e con essi cambiava la propria direzione, spinto lì dove altrimenti non sarebbe mai andato da solo.
    Resosi conto delle sue capacità, col passare degli anni iniziò ad utilizzarle sempre più per aiutarsi nei suoi lavori quotidiani. Era ben poca cosa, ancora, ma sicuramente era meglio di niente. Ora poteva coprire nella metà del tempo impegni che altrimenti avrebbero richiesto un intera giornata per essere portati a termine, e questo gli concedeva tempo sia per nuovi extra, sia per impratichirsi sempre più. Non disse mai a nessuno della sua affinità con l’ aria, a parte i suoi genitori. Anche con loro però lasciò la cosa sul vago, per non allarmarli troppo. Faceva ciò che faceva per aiutare la sua famiglia ed il villaggio; tutto il resto non aveva importanza. Ben presto però si rese conto della realtà delle cose. Un giorno passò un piccolo contingente militare, composto da circa una quindicina di persone. Stavano tornando in città dal confine e si fermarono nel paese per un giorno e una notte, a riposare. Quello stesso pomeriggio Kagetane si trovava nel boschetto vicino alla sua casa, seduto su un gruppo di pietre con gli occhi chiusi, “ascoltando” ciò che il vento attorno a lui gli diceva e nel contempo muovendolo a sua volta, facendolo soffiare tra i tronchi e le fronde degli alberi in un moto tutt’ altro che naturale. Non era che un semplice passatempo, ma al soldato che passò di lì sembrò ben più di quanto Hiruko potesse immaginare. Quell’ uomo era stato in territorio di guerra, e nel bel mezzo dei conflitti aveva visto persone dalle capacità più disparate, ma non credere di averne trovata una lì, in mezzo al nulla. Quella sera si presentò in casa del ragazzo, fermo sulla soglia ad esporre quanto aveva da dire. Si scusò per averlo “spiato”, ma poi iniziò a parlare in merito a ciò che poteva fare, al talento che stava sprecando e che poteva mettere al servizio dell’ intera nazione. Dal canto suo Kagetane non ne fu particolarmente colpito, ma quando quell’ uomo parlò della possibilità di arruolarsi e dei vantaggi economici che vi sarebbero stati, iniziò a vedere in quel futuro una reale possibilità per risollevare la sua famiglia e aiutare economicamente il villaggio. Dei soldi non gli interessava nulla, se non lo stretto necessario, e sarebbe stato felice di usarli per scopi così altruistici. Quella notte non chiuse occhio, intento a pensare all’ occasione che gli si presentava. Alla fine la decisione fu più semplice del previsto e la mattina dopo partì assieme al contingente.
    Giunto in città venne sottoposto al giudizio di alcuni membri delle forze armate, che videro in lui una sola cosa: un’ arma di rara bellezza, tanto efficace quanto utile. Volevano usarlo, ma non per il gli scontri su vasta scala come quelli al confine. Pensavano a uno scopo ben preciso: la morte indistinta. Poteva utilizzare l’ aria, un bene tanto semplice che spesso ci si dimentica essere diffuso ovunque. Di conseguenza sarebbe stato capace di eliminare gli avversari in qualunque situazione, tanto nel bel mezzo di un combattimento in svantaggio numerico quanto durante azioni maggiormente celate quali esecuzioni mirate e omicidi in segreto. Un’ arma apparentemente infallibile, che poteva giungere ovunque. Lo accolsero a braccia aperte, elogiandolo per le sue capacità. Lo addestrarono, portandolo al livello dei loro migliori agenti sia in campo pratico che in quello teorico, e parallelamente lo aiutarono a sviluppare i suoi poteri indirizzandoli verso fini di volta in volta sempre più macabri. Kagetane si rendeva conto di quanto stava facendo, ma comprendeva anche che certe azioni erano inevitabili. E se toccava a lui farle, le avrebbe fatte dato che avrebbe significato aiutare allo stesso tempo sia il suo villaggio che la sua nazione. Aveva trovato l’ obiettivo ultimo, al quale dedicare anima e corpo e nel quale riversare tutte le sue capacità.
    Per anni servì il suo paese come agente operativo, impiegato sia sui campi di battaglia che per azioni più segrete e, sotto molti punti di vista, ben più violente. Poteva trattarsi di rallentare un plotone nemico, o di eliminare un determinato comandante o una qualche spia avversaria. Non aveva importanza, ovunque arrivasse la sua volontà lì vi era anche il vento, pronto a servirlo e a mietere vittime. Più il tempo passava e più diventava forte, al punto che i suoi stessi compagni si guardavano da lui.
    Un giorno, di ritorno dall’ ennesimo incarico portato a termine, vide una strana freddezza in quelli che lo circondavano. Inizialmente non capì il motivo di un simile distacco, ma poi giunse una lettera, e con essa ciò che gli altri già sapevano: il fronte sul confine era stato spazzato via e l’ ondata nemica era avanzata ben oltre il suo villaggio; nessuna traccia di superstiti, né tra i militari né tra i civili. Ma vi era un fatto ancor più importante: erano avvenimenti di una settimana prima, esattamente un giorno prima dell’ assegnazione del suo incarico. Ecco dunque il motivo del suo allontanamento e del distacco dei suoi colleghi: senza più i suoi familiari ed il suo villaggio a dargli uno scopo, era diventato una bomba ad orologeria, pronta a scoppiare e, con le capacità che aveva, a devastare ogni cosa attorno a sé. Non vi era più nulla che eticamente lo tenesse “al guinzaglio”, e i suoi superiori iniziarono a vederlo più come una minaccia per loro che come un arma da sfruttare. E questo portò al passo finale: eliminare Hiruko prima che potesse diventare un pericolo. Agirono di notte, sperando che le tenebre potessero aiutarli, ma fu inutile. L’ aria c’è tanto di giorno quanto di notte, e dopo pochi minuti gli agenti inviati ad ucciderlo rantolavano al suolo in mezzo al loro stesso sangue, chi decapitato, chi senza un arto, chi ancora sventrato e ancora agonizzante… ed Hiruko li conosceva uno ad uno. Erano quegli stessi compagni con i quali aveva combattuto per anni, e che ora spinti dalla paura lo volevano eliminare. Fermare solo loro però non avrebbe risolto il problema, dovette quindi risalire alla fonte: i suoi superiori, quelli che avevano dato gli ordini. Li trovò, li raggiunse e fece quanto doveva fare. L’ ultimo però cercò di barattare la propria vita con un’ informazione: disse che la devastazione del suo villaggio, nonché il cedimento del fronte, erano stati causati dall’ esercito stesso. A seguito di numerosi giri di denaro e di rinvii si era optato per il sacrificio di qualche “insignificante” civile per lasciar credere agli avversari di avere qualche possibilità, e approfittare della cosa a proprio vantaggio.
    Pochi istanti dopo anche il corpo esanime di quell’ essere faceva compagnia a quelli degli altri suoi parigrado. Era stato messo di fronte ad una grande verità, alla quale lui stesso non aveva mai prestato attenzione, essendovi stato immerso per anni: aveva perso i propri cari, il proprio scopo nella vita, tutte le sue certezze. E per cosa? Per un sistema che pensava solo ai propri interessi. Per un mondo che andava a rotoli tra corruzione, inganni e menefreghismo. L’ Hiruko del passato non c’ era più, aveva lasciato il posto ad un nuovo Hiruko, che era stato preso, sfruttato e gettato via. Attorno a lui si sgretolò ogni cosa, tranne una cosa: la morte. Quella era l’ unica costante che restava nella sua vita. La morte e la distruzione, due semplici concetti che racchiudevano tutto ciò che lui conosceva e che gli era capitato. Se i suoi cari dovevano morire, se il suo villaggio doveva essere devastato, se i suoi compagni dovevano trovare la morte per la sua stessa mano, nel tentativo di ucciderlo a loro volta, allora non restava che una cosa da fare. Doveva risolvere il problema alla radice: eliminare ciò che di corrotto, ingannevole e malvagio vi era nel mondo. Distruggere tutto ciò che la comune giustizia non poteva raggiungere, e per farlo sarebbe diventato ancor più malvagio di loro; sarebbe diventato la malvagità in persona. Era stato addestrato per anni ed era giunto il momento di sfruttare a pieno tutto ciò che aveva. Doveva solo darsi da fare, partendo dal basso se necessario, per poi risalire sempre più verso quella vetta che voleva sradicare.
    E se tutto il Mondo si fosse rivelato colmo di violenza e corruzione, bhe… Allora avrebbe distrutto il Mondo stesso, portando a tutti quella liberazione eterna chiamata Morte.

    Orientamento Sessuale: Eterosessuale
    Allineamento: Caotico Malvagio
    "Il Distruttore", un personaggio caotico malvagio fa solo ciò che la sua ingordigia,il suo odio e il suo desiderio di distruzione lo spingono a fare. E' facile all'ira, immorale, ingiustificatamente violento e imprevedibile. Quando cerca di impossessarsi di ciò che può avere, si comporta in modo brutale e senza scrupoli. Se invece è votato alla diffusione del male e del caos, è anche peggio. Solitamente, i caotici malvagi possono essere costretti a lavorare assieme solo con la forza e chi li comanda si mantiene al potere solo finchè riesce a contrastare i loro tentativi di sostituirlo o assassinarlo. A volte i caotici malvagi vengono definiti "demoniaci" poichè i demoni sono la personificazione del male e del caos.


    Dati di Combattimento
    gFQTARU

    Strada: Loto Nero
    Razza: Umano
    Elemento: Vento
    Esperienza: 1080
    Livello: 3
    Energia: Legend
    Soul Points: 40
    Potere Speciale:

    Code of The WindMaker

    L’aria. Un’ essenza benefica e indispensabile, senza la quale non vi sarebbe la vita sulla Terra. Qualcosa a cui gli esseri umani sono abituati da millenni e verso la quale non prestano più alcuna attenzione, ad eccezione di un caso: quando l’aria, sotto forma di vento, scatena tutta la sua potenza distruttiva. In presenza di simili eventi catastrofici, tutti tornano a vedere l’aria per quello che realmente è: una forza della natura, incontrollabile ed inesorabile. Nonostante la sua pericolosità, da tempo l’uomo cerca di imbrigliare il suo potenziale, al fine di usufruirne per soddisfare qualsivoglia necessità. E talvolta, quelle necessità sforano nell’ambito bellico. Molti scienziati nel corso degli anni hanno cercato un modo per imbrigliare la forza dell’aria, il più delle volte fallendo con risultati alle volte devastanti, per loro stessi e per tutto ciò che vi era attorno. Tuttavia lì dove la tecnologia ha fallito, la natura ha avuto successo. La si potrebbe chiamare semplicemente evoluzione del codice genetico umano, oppure una sorta di “selezione” dall’ alto; fatto sta che nel corso del secoli ogni tanto comparvero degli individui dalle incredibili capacità, in grado di percepire l’aria attorno a sé così come le correnti e i venti, reindirizzandoli e controllandoli secondo il loro desiderio. Ovunque andassero erano sempre guardati con ammirazione e allo stesso tempo con timore. In molti avrebbero voluto appropriarsi dei loro poteri, sfruttandoli a proprio vantaggio. In parte tale desiderio è giustificato, d’ altronde l’aria è presente ovunque quindi il possedere simili capacità avrebbe consentito di utilizzarle ovunque ci si trovasse. Persino tra quelle stesse persone che nascevano così, non tutte erano pacifiche. Vi fu chi usò il suo potere per aiutare il prossimo, chi invece per danneggiarlo.
    Però, indipendentemente da chi fossero o da quanto fossero forti, ovunque andassero venivano sempre ricordati con un nome: WindMakers, i Creatori del Vento.


    .:Livello I:.
    -Sarà possibile controllare liberamente l’ aria in un' area di 10 metri di diametro, con al centro l'utilizzatore.
    -Di base il controllo sull’ aria permetterà di muoverla alla stessa velocità propria.
    -Entro la distanza massima della manipolazione si potranno sentire le correnti d' aria e le loro variazioni, consentendo una più chiara "visione" del campo di battaglia, degli avversari e delle loro azioni, compresi elementi che altrimenti sarebbero celati alla vista.


    .:Livello II:.
    -Sarà possibile controllare liberamente l’ aria in un' area di 15 metri di diametro, con al centro l'utilizzatore.
    -Di base il controllo sull’ aria permetterà di muoverla ad una velocità pari alla propria.
    -Entro la distanza massima della manipolazione si potranno sentire le correnti d' aria e le loro variazioni, consentendo una più chiara "visione" del campo di battaglia, degli avversari e delle loro azioni, compresi elementi che altrimenti sarebbero celati alla vista.

    .:Livello III:.
    -Sarà possibile controllare liberamente l’ aria in un' area di 20 metri di diametro, con al centro l'utilizzatore.
    -Di base il controllo sull’ aria permetterà di muoverla al doppio della propria velocità.
    -Entro la distanza massima della manipolazione si potranno sentire le correnti d' aria e le loro variazioni, consentendo una più chiara "visione" del campo di battaglia, degli avversari e delle loro azioni, compresi elementi che altrimenti sarebbero celati alla vista.


    .:Livello IV:.
    -Sarà possibile controllare liberamente l’ aria in un' area di 25 metri di diametro, con al centro l'utilizzatore.
    -Di base il controllo sull’ aria permetterà di muoverla al doppio della propria velocità.
    -Entro la distanza massima della manipolazione si potranno sentire le correnti d' aria e le loro variazioni, consentendo una più chiara "visione" del campo di battaglia, degli avversari e delle loro azioni, compresi elementi che altrimenti sarebbero celati alla vista.


    Armi: //

    Poteri Extra: //

    Equipaggiamenti: //


    Stile di Combattimento: //

    Combattimenti: //

    Missioni e Operazioni Svolte: //


    Anime Fiere: //

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    VowOgpF

    Tecniche Personali


    .:Tecniche Personali Liv. 1:.

    //

    .:Tecniche Personali Liv. 2:.



    .:Tecniche Personali Liv. 3:.

    //

    .:Tecniche Personali Liv. 4:.

    //


    .:Arte Occulta:.

    //


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    Abilità Fisiche


    Gigas 1: Equivale alla forza di un umano superiore, in grado di sollevare sforzandosi pesi elevati oppure danneggiare superfici non troppo solide o resistenti. Equivale ad una capacità di sollevamento di circa 150 kg sotto sforzo. Esercita una forza sufficiente per tagliare le ossa con armi da taglio medie. Con questo livello di forza potrete utilizzare armi da fuoco fino alle medie anche con una sola mano e armi da taglio fino alle grandi ma con due mani. Il rinculo viene assorbito solo per le armi medie. Lanciando armi bianche sarà possibile scagliarle fino a 50 metri alla velocità di 40 metri al secondo gli oggetti piccoli e fino a 20 metri alla velocità di 25 metri al secondo gli oggetti medi.
    Mach 1: E' la velocità di spostamento del personaggio, in corsa la velocità costante è di 10 metri al secondo, se tuttavia si scatta fino ad un punto è possibile coprire uno spazio limite di 7 metri in mezzo secondo, per poi aspettare un ulteriore mezzo secondo prima di poter scattare di nuovo. E' possibile scattare mentre si corre ed è possibile correre dopo uno scatto. Questi valori sono dimezzati se un combattente si sposta all'indietro o di lato.
    Shell 1: Rappresenta la resistenza fisica del personaggio, in questo livello il corpo è pari a quello di un essere umano superiore, la pelle è leggermente più resistente, la carne è resistente, le ossa sono più resistenti e gli organi sono più difficili da danneggiare gravemente. Danni corrosivi, incendiari, esplosivi e paralizzati sono molto efficaci. In questo livello, se si subisce una ferita di media entità o superiore, non sarà possibile rigenerare energia.
    Jumper 1: Rappresenta il limite massimo di salto del proprio personaggio e il tetto massimo di volo in caso di ali (eccetto variazioni del potere), in questo livello il corpo è in grado di saltare per un massimo di 5 metri arrivando a questa altezza in mezzo secondo, mentre in lungo è possibile saltare per un massimo di 8 metri. Non è possibile scattare mentre si salta, ma è possibile saltare dopo uno scatto.
    Sense 1: Con questo livello dei sensi, il proprio personaggio ha una percezione perfetta in un arco di 8 mt, mediocre nei primi 15 metri e scarsa nei seguenti 20. Alle spalle i sensi calano ulteriormente rendendolo una facile preda, il buio o l'offuscamento della vista fanno calare solo leggermente la propria percezione.
    Strike 1: Con questo livello di capacità di reazione sarete alla stregua di un essere umano superiore, concentrarsi e non fare altro durante un attacco favorisce moltissimo la sua velocità di azione e la sua efficacia a livello di precisione e di efficienza, ostacolarlo con ulteriori azioni o incatenare più mosse contemporaneamente compromette invece la propria capacità se si tratta di catene discretamente laboriose.
    Vision 1: Questa abilità permette di scandire meglio gli istanti del combattimento per poter elaborare strategie ed incatenare mosse. In questo livello sarete alla pari degli umani superiori, capaci di scandire gli istanti di battaglia decentemente, dotati di buona reazione dei sensi ma incapaci di effettuare attacchi o schivate millimetriche.
    Energy 1: Questa abilità consente al proprio corpo di immagazzinare un'abbondante quantità di energia massima. Le unità sono pari a 150, si esauriscono lentamente e il corpo si stanca facilmente se si sfruttano tecniche continue o impegnative.
    Charge 1: Questa abilità consente di recuperare energia durante la battaglia. Normalmente durante il turno di battaglia sarà possibile ripristinare 3 unità di energia. Restando a riposo invece è possibile ripristinare 5 unità in un turno ma è necessaria l'immobilità e il rilassamento mentale quindi niente concentrazione in atto. Durante il concentramento è possibile rigenerare una quantità di energia base anche durante il mantenimento di tecniche.

    Dati Personali

    Soldi: 540
    Karma: +30
    Nazione di
    appartenenza:
    America
    Abitazione: Himmelreich
    Mestiere: //
    Taglia: 0
    Organizzazione: //
    Role Svolte: //
    Inventario: -Maschera Bianca… Mooolte maschere bianche, nel caso si rompano.
    -macchina
    -Cellulare

    .:Cronologia:.


    23/07/14 - Scheda Approvata
    23/07/14 - Ricevuti 200 soldi e 60 SP da Nadia
    23/07/14 - Aggiunta anima fiera Esperto, regalo di Neko.
    25/07/14 - Aggiunti i seguenti acquisti in scheda.
    05/09/14 - Aggiunti i seguenti acquisti in scheda.
    05/09/14 - Postata l' abitazione: Himmelreich
    08/10/14 - Inseriti i seguenti acquisti.
    27/10/14 - Terminata la hissione H Crapi e api lassa fari a cu ni sapi. Aggiunti i compensi: 300 Exp, 500 Soldi, 200 Soul Points. Raggiunta energia Destroyer: aggiunti 150 SP.
    27/10/14 - Aggiunti 350 soul Points a seguito del nuovo regolamento dei Loti.
    28/10/14 - Aggiunti i seguenti acquisti in scheda.
    16/11/14 - Completata la missione Senza Zucchero. Aggiunti i seguenti compensi: 600 Exp, 1000 Soldi e 400 Soul Point. Passaggio da Destroyer a Legend con relativi SP.
    18/11/14 - Aggiunti i seguenti acquisti in scheda.

    Per salvare ogni cosa bisogna prima distruggere tutto...








    .:Singularity:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Sereno
    .:Energia: 150/150
    .:Potere: .:Livello III:.
    -Sarà possibile controllare liberamente l’ aria in un' area di 20 metri di diametro, con al centro l'utilizzatore.
    -Di base il controllo sull’ aria permetterà di muoverla al doppio della propria velocità.
    -Entro la distanza massima della manipolazione si potranno sentire le correnti d' aria e le loro variazioni, consentendo una più chiara "visione" del campo di battaglia, degli avversari e delle loro azioni, compresi elementi che altrimenti sarebbero celati alla vista.

    .:Tecniche: //

    .:Equipaggiamento: Gospel (colpi: 15/15) nella fondina destra, Sodomy (colpi: 15/15) nella fondina sinistra, Gemma Alfa x3 nella giacca (Spada Serpentina, Ninjato, Barret), Void nella giacca, un dissector nascosto nella giacca, un dissector nascosto in ogni manica; caricatore per Barret nella giacca.

    .:Note: //

     
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1 replies since 16/5/2014, 00:32   92 views
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